Mercoledì  5 marzo 2003-“Catellazzo Post” Pag.3

SEGUE DALLA PRIMA
In sostanza sarebbe la formula usata nell’ ultimo torneo e quindi ben collaudata, che avrebbe il vantaggio di una durata relativa- mente breve, a braccio circa un mese. L’aspetto negativo però di disputare un torneo di calcetto a settembre è senza dubbio quello metereologico, alta è la possibilità di pioggia in quella stagione e sappiamo tutti fin troppo bene come il campo risulterebbe dopo una pesante piovuta. Per i più smemorati dico due parole,Muratori e fango. D’altro canto è anche vero che trovare un buco in un altro periodo  è pressoché impossibile, dati gli impegni dei giocatori e della parrocchia stessa. Da considerare anche il poco ascendente che abbiamo sui preti odierni, sono finiti i tempi delle vacche grasse,

Un fotogramma della finale del 1999.Vinse la Selecao.

La Thermos è inutile dirlo, farà gli onori di casa, in un torneo che dovrebbe vedere la partecipazione delle Real Villette, la DeJoint, e naturalmente dei campioni in carica della Selecao, magari in versione mista, visto l’abbandono di alcuni dei suoi gioielli, Airaghi su tutti. Per i posti vacanti, si vocifera su di un paio di squadre ma che per correttezza non svelerò i nomi. Insomma il grande ballo sta per iniziare, preparatevi il frac e qualche passo di liscio, la pista è a nostra completa disposizione, e la Thermos non può limitarsi solo a ben figurare.

Clerici Gualtiero

quando un nostro pensiero era facilmente realizzabile. In tal senso quindi ci sarebbe l’astuta idea di sfruttare il carisma di Roberto Pirola, da sempre addentro ai fatti della parrocchia, che ci spianerebbe la strada verso l’organizzazione dell’evento. Tutto questo da un lato pratico.Per quanto riguarda l’invito delle squadre, ovviamente è ancora presto per fare nomi, tuttavia si possono azzardare delle ipotesi.
INFORTUNATI

ADESSO MARANGONI HA DAVVERO PAURA

CASTELLAZZO - Non è ahinoi, solo questione di pessimismo,anzi, è che ci dobbiamo scontrare con la terribile evidenza dei fatti. E soprattutto dobbiamo tenere ben presenti le parole dei dottori, gli unici ai quali siamo costretti a credere ciecamente. Sia Galimberti che Marangoni infatti non danno il benchè minimo segnale di miglioramento e questo com’è logico preoccupa non poco la Thermos. Il capitano giallo-nero, sente di non poter ancora contare al 100% sulla sua caviglia destra e per questo stesso motivo non ha ancora ripreso gli allenamenti, Merlo invece deve affront are una situazione ben più complicata: un’operazione chirurgica.Il giocatore non conferma, la società non smentisce, ma se davvero vi è l’interessamento dei legamenti del ginocchio destro, un intervento è obbligato.

 Il giocatore non conferma, la società non smentisce: operazione?

Con tutte le sue conseguenze, la fine anticipata della stagione per Marangoni. E’ superfluo dirlo ma questa sarebbe una vera tegola che andrebbe a cadere sulla Thermos, proprio nell’anno che è stato deciso per la rinascita societaria. Gli scongiuri sono necessari. Ritornando per un istante a Galimberti, notizie più veritiere sul suo stato di salute le avremo solo mercoledì prossimo quando nella settimanale sfida con la DeJoint dovrebbe, il condizionale è d’obbligo, fare un provino. Staremo a vedere.Il resto della squadra, intanto, esclusi i soliti malanni di stagione per Pavanello e Pasqualini, godono di ottima saluta. Allievi, ricordiamolo, out ad inizio stagione ha completamente recuperato da un punto di vista clinico,

ora è solo in cerca della condizione migliore, condizione che può ritrovare solamente giocando. Clerici e Scotti invece, in questi primi tre mesi di campionato, non hanno mai accusato problemi, se non quelli derivanti dalla fatica e quindi facilmente risolvibili. Senza alcun dubbio i veri highlander della Thermos.

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