Mercoledi' 12 Novembre  2003-“Catellazzo Post” Pag.3

IL PAGELLONE

 DATA: 06/11/2003,Centro Comunale Sportivo Aresino, Arese.

RISULTATO: S.S.THERMOS vs  PALESTRA BOYS       7-4

CLERICI, voto 6/7

Per il portiere della Thermos la serata che gli si prospetta sin da inizio gara non è delle più impegnative, anzi. Tuttavia il consueto rilassamento della squadra dopo un buon quarto d’ora (3-0 per noi) fa si che gli ospiti trovino coraggio e con esso anche qualche buona conclusione. Sulle prime Gualtiero si oppone con fermezza, ma con il passare del tempo l’inerzia della partita cambia ed allora i tiri verso la porta giallo-nera si fanno più frequenti e non tutti parabili. Alla fine le reti subite saranno quattro, due delle quali probabilmente evitabili (la rete del 2-4, dagli sviluppi di una punizione,e quella del definitivo 4-7, frutto di un’uscita forse troppo avventata), ma ne evita almeno un altro paio con due proverbiali uscite kamikaze sui piedi degli avanti avversari. Aiuta la squadra nell’ impostazione quando questa è vittima del pressing degli ospiti, infondendo sicurezza ai propri compagni, cosa che tutti i portieri dovrebbero saper fare. Nel complesso quindi uno prestazione più che soddisfacente per il Vier, anche se sappiamo che soddisfatto di se stesso probabilmente non lo sarà mai !!!

GUARDIANO SCRUPOLOSO

GALIMBERTI, voto 6 ½

A  detta di chi vi scrive, colui che in campo ha fatto sentire maggiormente la sua presenza,  il ruolo da lui ricoperto è stato lasciato vacante ogni qual volta era seduto in panchina; d’accordo non vincerà mai il Pulizer come miglior addetto alle pubbliche relazioni, ma pur senza comunicare riesce ad infondere sicurezza e coraggio ai compagni di reparto,come solo i grandi sanno fare.  In piena armonia con i propri mezzi, non disdegna qualche sporadica discesa verso la porta avversaria, ma com’è o come non è, una volta superata la riga di metà campo, Paolo sembra sperduto, come se il terreno sotto i suoi piedi gli venisse a mancare. Tutto questo però non gli impedisce di farsi pericoloso con un paio di buone conclusioni che tuttavia non gonfiano la rete. I compagni gli rimproverano spesso di non avere carattere e personalità, tutto vero e comprovato (anche troppe volte!) ma la difesa senza il Capitano(?) che difesa sarebbe? Come marca lui l’uomo, come è sempre ben disposto all’ aiuto, nella Thermos d’oggi dì, non credo ci sia qualcuno che gli vada  solo vicino.

SOTTOSTIMATO

PASQUALINI, voto 6 ½

Meno vigoroso e vivace rispetto al solito, Mattia più che altri, forse, soffre i continui “rimescolamenti” tattici, non trovando di fatto gli spazi di cui le sue gambe necessitano. Capendo ben presto che per lui la serata non sarà delle più memorabili, sacrifica le sue doti di mezzofondista per rendersi maggiormente utile in fase di copertura. Intendiamoci, quando poi gli ospiti porgono il fianco in un disperato quanto infruttuoso tentativo di recupero, Mattia è abile e lesto (ed ovviamente imprendibile) nel riempire la corsia che gli si presenta davanti. Segna dunque due reti e questo è un buon sintomo per un giocatore che nella prima parte dell’anno la vedeva a fatica… la porta! Chiara dimostrazione di come con grinta e perseveranza si possono ottenere risultati di tutto rispetto.  La condizione fisica di Pasqualini è da secoli la sua arma vincente, ma la squadra deve metterlo nella situazione di sfruttare meglio questo suo indubbio vantaggio.In definitiva il nostro numero otto ha timbrato il cartellino anche questa volta, disputando una gara nella media per le sue possibilità.

N.N. DAL FRONTE OCCIDENTALE

ALLIEVI, voto 6 -

L’ho già detto e scritto parecchie volte, ma credo sia meglio ripetersi per rafforzare i concetti : Alessandro ha fatto della discontinuità un’arte. Un giorno è la versione calcistica del Diavolo e fa dannare difensori e portieri, un altro è semplicemente un turista capitato per caso su di un campo da calcio. E’ vero che genio e sregolatezza si susseguono sempre in un discorso, ma diamine(!), mai due partite di pari livello è disarmante e inspiegabile ai miei occhi. Perché poi, da un momento all’ altro è capace di siglare reti come il fantastico diagonale sinistra-destra da farti spellare le mani dagli applausi e da riempirti la testa di strane domande:” Perché solo ora?” “ Non poteva svegliarsi prima?” “ Ma come ha fatto?”. Tutte lecite e tutte maledettamente senza una risposta che possa avere un senso. Ah, se quel psicologo austriaco d’inizio ‘900 fosse ancora tra noi, a quali rompicapo sarebbe in grado di dare risposta…. Confusionario e spesso fuori posizione, non riesce ad esaltarsi e a fare la differenza come gli viene richiesto.  Costante come il rapporto euro/dollaro.

CAMBIO VALUTE

PAVANELLO,voto 6 +

A vederlo sbraitare, gesticolare, richiamare, sul lato del campo lo scambieresti per l’allenatore, se non fosse per la tenuta di gioco. Diego ha tutte le credenziali per ricoprire questo ruolo ed altri (nonché quello di leader, tanto per dirne una) : conoscenza del gioco, esperienza, credibilità e rispetto.  Tuttavia assumersi delle responsabilità non è mai facile e lui questo lo sa bene; sta provando ad immedesimarsi in una posizione che fino a qualche tempo fa non credeva di dover ritenere propria. Si può anche spiegare così la sua modesta prestazione, sembrava difatti più attento a studiare i movimenti della squadra che i propri. Con la squadra disposta a rombo, lui era schierato nel vertice destro, ma difficilmente si è reso pericoloso. Mai convinto nell’uno contro uno, anche le sue discese, così come i suoi tiri, non sono sembrate delle valide giocate. Più efficace invece in fase difensiva (soprattutto quando in campo c’era Galimberti) ne è diventato il perno quando questi era seduto in panca. Ma così facendo alla Thermos non rimane che il solo contropiede ed Allievi.

COMMISSARIO TECNICO

MARANGONI, voto 6/7

Non è facile fare reparto praticamente da solo, soprattutto in una serata nella quale i giocatori più dotati tecnicamente (Allievi e Pavanello, in rigoroso ordine di demerito) non sono all’altezza della loro fama. Massimo ci prova, lotta su tutti i palloni, pressa i portatori di palla, consuma un gran numero di calorie. Continuando a svariare la sua posizione per tutto il fronte offensivo non dà in pratica un punto di riferimento agli avversari, e questo gli permette di crearsi gli spazi di cui bisogna per mettersi in moto. Se difatti servito staticamente Marangoni non è un fattore, viceversa lo è se servito in movimento, dove può sfruttare a suo vantaggio la forza fisica, se non proprio il controllo e la difesa della palla. Pur non trovandosi particolarmente a suo agio in questa soluzione tattica, il bomber giallo-nero fa buon viso a cattiva sorte, compiendo alla perfezione il suo compito: segnare. Quattro reti in una partita non sono mai poche, a qualsiasi livello e contro qualsiasi avversario. Da mettere a punto la fase difensiva dove ancora oggi e troppe volte perde l’uomo sui calci piazzati.

BAROMETRO

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