Venerdì 6 giugno 2003-“Catellazzo Post” Pag.5

IL PROTAGONISTA/Pavanello Diego

MOLTA FANTASIA, POCA RAZIONALITA’: LA VITA DI DIEGO L’ARTISTA

Pavanello gioca al di fuori degli schemi classici contribuendo alle vittorie della Thermos di cui è ormai il vero leader

 

Ognuno di noi ha una sua propria visione del Mondo, e pertanto anche del calcio. Quella di Pavanello per lo sport antonomastico, almeno in Italia, è del tutto fantasiosa e colma di colpi di scena in pieno stile cinematografico hollywodiano. Ogni qual volta  che tocca palla inventa calcio, ogni volta che serve un assist ad uno qualsiasi dei suoi compagni è come se recitasse una poesia in movimento: davvero sublime poter godere delle sue giocate, assolutamente sconsigliabile schierarsi nella squadra opposta. Diego da un punto di vista prettamente tecnico, è un giocatore di una completezza imbarazzante, perfetto il controllo della sfera, agghiacciante il dribbling, da stantman le finte, forse il suo unico punto debole è il colpo di testa,che comunque riesce a mascherare con maestria ed intelligenza. Nonostante sappia di essere quello più dotato all’interno della squadra, Pavanello è sempre e comunque a disposizione della stessa, tanto da poter tranquillamente affermare che la sua abilità è pari solo al suo senso di sacrificio. Sono proprio queste due sue credenziali a farlo apparire agli occhi dei più come il vero, il solo, incontrastato leader di una squadra,

la Thermos appunto, che ne ha un disperato bisogno. Diego è conscio di questo, del peso che le sue spalle devono sopportare, e sembra che la cosa non lo disturbi minimamente, anzi.Da lui ci si aspetta ,molto ma non troppo, il suo intero potenziale non è stato ancora messo in mostra del tutto. Rispetto a qualche anno fa, il 10 giallo-nero è cresciuto soprattutto caratterialmente, limitando i lamenti e le continue provocazioni all’avversario, ed è questo ciò che da lui ci si attendeva, prima o poi. Ed è questo che faticosamente sta facendo capire ai suoi compagni più scorbutici in questo senso. Dunque cresciuto da un punto di vista tecnico, umano-caratteriale ma anche da quello tattico. Oramai la sua duttilità è diventata famosa, da solo riesce a capire se il suo apporto è più importante in attacco (ruolo che comunque a mio avviso dovrebbe sempre ricoprire) o in difesa, è questo è un segno inequivocabile di una certa maturità raggiunta dal giocatore. La crescita della squadra quindi è da mettere in seria correlazione con quello di Diego, che sino ad ora è riuscito a far fare il salto di qualità a dei compagni che spesso ma non volentieri risultavano essere titubanti ed insicuri.

Sempre pronto a dare un buon consiglio, Pavanello sta negli ultimi tempi incarnando lo spirito della Thermos, tanto da, a detta di qualcuno, meritare la fascia di capitano a discapito di Galimberti. La loquacità in campo è comunque il vero elemento che lo differenzia dagli altri: lui comunica, consiglia, ordina, e tutti seguono le sue indicazioni senza battere ciglio, dimostrandogli così rispetto e osservanza dei ruoli. Da poco ha inoltre deciso di occuparsi dello schieramento della squadra, e c’è da essere sicuri che non può che fare il bene della Thermos. Ovviamente con le caratteristiche che la sua persona predilige, molta fantasia e poca razionalità. Insomma un giocatore che segna, fa segnare, consiglia, orienta, crea, ordina, non è certo d’attualità ad ogni latitudine di questo Mondo, pertanto fortunati sono coloro che lo hanno e che se lo tengono stretto stretto.

Clerici Gualtiero

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che non ci mettono il dovuto impegno, dovrebbero arrivare a pensare che la cosa non è controproducente solo per loro stessi ma per tutta quanta la squadra, che viene penalizzata da un punto di vista tattico ancor prima che tecnico. L’aspetto psicologico, che solo negli ultimi anni ha avuto un suo peso specifico nello sport, è di fondamentale importanza se messo in relazione a quello tattico, almeno questo è il mio pensiero. Ma quello su cui vorrei focalizzare la mia attenzione è l’aspetto tecnico, non di un singolo giocatore, ma in generale della squadra. Il team, a questo proposito, può contare su due capisaldi, e certamente sui migliori interpreti dei giallo-neri: i soliti  Allievi e Pavanello. Il tandem castellazzese è sicuramente di ottimo livello, le giocate di cui sono capaci sono difficilmente arginabili dai vari difensori avversari sin qui incontrati, ed è dai loro piedi che prendono vita le principali invenzioni che poi puntualmente loro in prima persona o anche lo stesso Marangoni tramutano in rete.

Dopo il “7” e il “10” a mio modo di vedere le cose quello che ha le migliori capacità tecniche è il Capitano Galimberti. Intendiamoci, l’ottimo difensore non è subito un gradino sotto, è distanziato di qualche metro, in quanto soprattutto lo stop lo penalizza molto, ma riesce a sopperire a queste lacune con la malizia e l’esperienza. Posti sullo stesso piano Scotti  e Pasqulini, seguono nell’ordine Marangoni e Meroni, quest’ultimi assolutamente privi di fondamentali che difatti gli pregiudicano il loro modo giocare, soprattutto quando si tratta di controllare la palla. Il fatto che la Thermos in generale abbia ancora molto margine di miglioramento sia dal punto di vista tattico che da un punto di vista tecnico, è la vera fortuna della squadra. L’età e la voglia di fare sono indiscutibilmente dalla nostra parte pertanto auspicarsi un ulteriore passo in avanti da qui alla fine dell’anno non mi sembra nulla di azzardato. Le basi per un progetto vincente sono state gettate, vedremo se il raccolto sarà all’altezza.

C.G.

La scheda

NOME: DIEGO

COGNOME: PAVANELLO

Data di Nascita: 06/09/1981 (MI)

NICKNAME: NELLO

ALTEZZA: 178 cm

PESO: 74 Kg

SQUADRE: BOLLATESE Dall’89/90 al 91/92 SOLESE dal ’92 al 95 ARDOR dal ’96 al 99

Le preferenze

FILM: Quelli di JAMES BOND

ATTORE: M.Boldi/D.Abbattantuono

ATTRICE: J. Roberts

COLORE: ROSSO

NUMERO: 16

CANTANTE: V. Rossi/Eminem/Jacobucci

PASTO: RISOTTO coi Porcini

IDOLO: Maradona/Ronaldo/Tomba

LIBRO: 

-   10 PICCOLI INDIANI (Agata Christie)

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