IL PAGELLONE

RISULTATO: 16 febbraio 2004, SENAGO  S.S.THERMOS gialla vs  S.S.THERMOS verde 7-4

MARTINELLI : 6/7

Sebbene non si dimostri particolarmente ispirato, Alessandro cerca comunque di svolgere il proprio con coraggio e determinazione. Assai molto meno impegnato che il collega-rivale Clerici , difficilmente si fa sorprendere con tiri da lontano. E’ spesso, però, caduto vittima del genio e della classe di Pavanello che lo supera in ben tre occasioni, due della quali pressocchè identiche. Supportato da un difesa (e una squadra) molto ben sistemata sul terreno di gioco, Martinelli ne è il degno ultimo baluardo. La sua prova è direttamente proporzionale a quella dei compagni.

MANDRA(N)GOLA

CLERICI : 6,5

La mancanza di un attività regolare e continua fa si che, in un ruolo delicato come quello del portiere, tutto riflessi e agilità, si perda la cognizione delle cose, dal senso della posizione all’abilità di chiudere lo specchio della porta. Questo premesso, è anche oneroso dire che il Vier ha fatto quel che ha potuto, limitando i danni in almeno un paio d’occasioni, ma alla lunga ha ceduto il passo ai vari Allievi, Primavera & Co. Tutto sommato quindi una prova decorosa dopo una settimana di stop per influenza e tenendo conto dell’elevato calibro degli avversari.

A WALK TO REMEMBER

GALIMBERTI: 7

Meno Hollywoodiano del solito, appare poco sotto i riflettori, oscurato forse dalla ingombrante presenza di Allievi e Primavera, tuttavia è con la sostanza che si merita le citazioni. Inconfondibile mastino da caviglie, morde ogni cosa gli passi nei paraggi o nelle immediate vicinanze, facendo fare al povero Marangoni la figura del rookie. Caparbio, deciso, ma mai eccessivo nei modi, Paolo ha la straordinaria qualità di sapersi esprimere ad alti livelli per un arco di tempo considerevole. Non sarà forse una superstar da copertina, ma l’apparenza si è sempre detta falsa.

SPECCHIETTO PER ALLODOLE

 

PASQUALINI: 6,5

Mi spiace davvero con tutto il cuore utilizzare determinate parole, ma di fronte all’evidenza dei fatti, non vedo perché tenere celato il ben noto segreto di Pulcinella. Mattia, non me ne vogliano i suoi fans, è privo di quella dote che io chiamo intelligenza calcistica, ovvero la lucidità di compiere un azione magari in contrasto con l’ordine iniziale pattuito durante il game plane. Più tecnicamente della sua partita posso dire che ha corso tantissimo, ha frenato Daniele come meglio non si può fare e non ha disdegnato qualche comparsata dalla parti di Martinelli.

PERFETTO MA NON TROPPO…

 

VIGANO’: 6,5

Per dirla con le parole del mio mentore Tommasi, pound per pound la più gradita sorpresa della calda (si, si proprio così!) serata senaghese. Davide si applica, corre, cerca e spesso trova utili fraseggi, un factotum insomma.  La condizione fisica andrebbe euforisticamente rivista, ma l’impegno e l’orgoglio sono già doti ben visibili. Manca per un niente l’appuntamento con il gol, mandando a lato una facile occasione da sotto porta. In contumacia con il suo ruolo deve inoltre spesso ripiegare e dare appoggio a Galimberti, meritandosi applausi a scena aperta.

ISPANICO

PAVANELLO: 7+

Descritto in passato come Predicatore Del Deserto, Ago Nel Pagliaio, Unicorno Bianco, ora persino i luoghi comuni iniziano a scarseggiare. Diego benchè dica di essere svogliato vede calcio a 720°, e cerca d’illuminare una squadra troppo disunita per poter ribattere colpo su colpo agli avversari. Mette a segno una tripletta lui pure ( scherzando letteralmente in due occasioni l’intera retroguardia), contribuendo a tenere in partita i suoi sino in pratica agli ultimi dieci minuti. Unico neo della partita il rigore sbagliato, calciato male e con poca convinzione.

SOMETHING BEAUTIFUL

ALLIEVI: 7/8

Probabilmente l’elemento in campo più vicino ai suoi massimali. Ma se il suo gioco offensivo non deve più essere considerata una novità, lo è di certo il puntiglio con il quale ha sacrificato le proprie doti per il bene della squadra, limitandosi a tratti ad un umile controllo del gioco dalle retrovie. La sua intesa con Daniele poi è ottima, i due s’innescavano di continuo e a vederli correre a campo aperto si aveva l’impressione che potessero decidere delle sorti dell’incontro in ogni momento, a seconda del loro volere. Senza dubbio le vere ed autentiche stelle della serata,

ALL STAR GAME

SCOTTI: 6,5

Giorgio mette sul piatto della bilancia una partita di enorme quantità, trascorsa ad inseguire avversari indemoniati, che giungevano da ogni dove. L’impegno e la determinazione nelle chiusure stanno diventando una costante in Scotti e questo non può che farci felici e contenti, proprio come nelle favole. Quello che mi auguro è di non svegliarmi e accorgermi che è tutto un sogno. La vena ritrovata, la voglia che esprime una volta in campo ci pongono sotto lo sguardo un Giorgio nuovo, diverso, più concreto e cinico di quello in versione 2003. Che possa continuare così.

CHE TE LO DICO A FARE?!

PRIMAVERA: 7,5

Se Allievi è stato LeBron James, allora Daniele non può che essere “Melo” Anthony .I due sono inseparabili, come Thelma & Louise, Bonny & Clyde, Pappa e Ciccia. Si guardano, si trovano e offrono spettacolo. Il suo duello con Pasqualini poi, non ha fatto altro che accrescere questo showtime, portandoli anzi ad un livello ancora superiore. Una tripletta con la sua firma e tante ottime giocate sono state l’epilogo di una partita condotta come meglio non si poteva. Da sottolineare inoltre la brillante forma fisica messa in mostra, decisamente superiore alla media.

BLOCKBUSTER NIGHT

MARANGONI: 6,5

Curato a vista dall’implacabile Galimberti, Massimo fatica a mettersi in moto e far valer le sue doti di velocista in progressione. Una sola volta gli riesce l’acuto,e puntualmente segna. Stretto nella morsa delle maglie avversarie a stento trova lo spazio per muoversi e rendersi utile, ed è così costretto ad allargare il suo raggio d’azione. Ma così facendo abbassa il baricentro della squadra che difatti per un breve periodo viene schiacciata nella propria metà campo. In sostanza una serata nella quale non è riuscito a mettere in mostra il suo indiscusso valore.

IL PRIGIONIERO DI AZKABAN